28 aprile 2012

POESIE PREMIATE AL CONCORSO "POESIAMOCI IN ZONA NOVE"


Bravissimi a Pietro e Sofia arrivati al primo e secondo posto al Concorso "Poesiàmoci in zona nove",
ma bravissimi a tutti quelli che hanno partecipato .
Ecco alcune poesie...ringraziando Antonietta e la redazione del giornale "Zona nove" per questa bellissima iniziativa inaugurata quest'anno e con l'augurio che possa essere riproposta negli anni a venire !


Ascolta
(Pietro Marra  1° classificato II^D)
  
Ascolta
il rumore della natura
ad occhi chiusi

Ascolta
la pioggia che cade
sulla tua faccia
che resta asciutta

Ascolta
i vecchi taciturni
e leggi nei loro occhi
divenuti così piccoli
brani di saggezza antica

Ascolta il loro respiro affannato
che non ha voce


Domani
(Sofia Màspero 2^ classificata II^D)

Guardo.
La porta è aperta
sull’orizzonte.
Io
che ieri vedevo il confine
lontano
e fermo il tempo,
so adesso
che la trama
della mia vita
prende forma.


Sola
(Gaia Casali II^D partecipazione di merito) 

Sola,
in mezzo a una cascata,
per vivere
il miracolo della rinascita.
Sola,
nella mia isola
ad aspettare
l’ultimo raggio del giorno.
Sola,
tra i dirupi scolpiti,
a un palmo dal cielo,
a guardare
il sogno del mondo.
Sola,
nella città sepolta nel bianco,
a tuffarmi
nella voce del silenzio.
Sola,
nella magia di ogni risveglio,
ad ascoltare
il battito della vita

Solo
(Giovanni De Luca II^D partecipazione di merito)

Solo, nella notte scura,
sopra una grande distesa d’erba,
inondato dal pianto silenzioso
delle stelle stanche
di un eterno esilio.

Solo, per sempre solo...
la scelta di un eremita,
la sfortuna di una craetura timida
la tristezza di ogni uomo.

Solo, mai solo...
lo sguardo calmo e intenso del saggio
la pazienza dell’attesa
la speranza di ognuno.

Inverno
(Matteo Duvìa II^D partecipazione di merito)

Guardo dalla finestra: le vedo,
vedo le montagne che immense
si stagliano nere nel rosso tramonto
allungando l’ombra invernale sulle pendici.
Guardo dalla finestra: la vedo,
vedo la neve che scintillante
imbianca ogni cosa al mio sguardo
attutendo i suoni che la circondano.
Guardo dalla finestra: le vedo,
vedo le piante che spoglie
disegnano a terra l’ombra ingrossata
della neve sui lunghi rami.
Guardo dalla finestra: la vedo,
vedo l’angoscia nel cuore dell’operaio,
dello studente,
della mamma che cresce il suo bambino:
come in un inverno freddo e buio
aspettano una primavera che certamente arriverà.

Se fossi qualcosa o qualcuno
(Marco Meroni II^D partecipazione di merito)

Se fossi un marinaio,
vorrei conoscere l’ebbrezza dello schiaffo
dei flutti aspri sulla mia pelle;

se fossi un aviatore,
vorrei scoprire il fondo del blu
dipinto del cielo.

Se fossi un condottiero,
vorrei esplorare terre sconosciute
e salutare mille bandiere.

Se fossi un poeta,
vorrei cantare versi
che risvegliano ricordi;

se fossi un libro,
vorrei le mie pagine aperte
per diffondere la saggezza del dubbio. 

Vorrei essere
(Simona Smedile II^ D partecipazione di merito)

Vorrei essere io,
per provare a vedermi
senza lo specchio...

e spiare i miei gesti
mentre sono con gli altri
e li guardo negli occhi,
attendendo risposte...

per capire ai miei errori
e come appaiono al mondo,
mentre vivo, cammino
e i miei pensieri nascondo...

per correggere in tempo
ciò che possa far male
a chi sta a me vicino,
ogni tanto e ogni giorno!

Se fossi
(Iryna Votyakova, menzione speciale della giuria II^D) 

Se fossi pioggia
i deserti vorrei dissetare...
Se fossi il sole
dal mio carro scenderei
i germogli a riscaldare...
Se fossi neve
le strade avvolgerei
in un silenzio profondo...
Se fossi vento
una soave carezza rubata
porterei intorno al mondo...
Se fossi terra
nasconderei tra le zolle
racconti antichi di un sogno folle.




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