15 settembre 2011

MILANO RISTORAZIONE: GLI ATTESI CAMBIAMENTI

Ecco le novità di quest'anno che vedono coinvolta  Milano Ristorazione.
Si prospettano radicali cambiamenti che tenderanno a migliorare le diete e i menù proposti in questi lunghi anni.
Per leggere l'articolo pubblicato su Repubblica  clicca sul link Milano Ristorazione

2 commenti:

  1. Chi l'ha detto che i prodotti biologici siano più "sani" di quelli dell'agricoltura convenzionale? E' di qualche mese fa la scoperta di un batterio altamente nocivo, responsabile di diverse morti, in una coltivazione di germogli di soia biologici (http://www.corriere.it/salute/11_giugno_05/batterio-killer-sospetti-germogli-soia_cc0668f2-8f8d-11e0-a515-0265176cef92.shtml). Tutto dipende da come si scelgono i fornitori e da come si effettuano i controlli di qualità.
    Chi l'ha detto che un menù vegetariano o addirittura vegano sia più sano di un menù contenente prodotti di origine animale? E' tutta una questione di equilibrio e di buon senso: un conto è mangiare carne tutti i giorni, due volte al giorno, altro è introdurre piatti a base di carne, buoni e di qualità, una o due volte la settimana.
    Chi l'ha detto che decidere il menù dei bambini inseguendo i gusti e le scelte, presuntamente "etiche", di alcuni genitori sia cosa buona e giusta?
    Se Milano Ristorazione, invece di fornire pasti buoni ed equilibrati ai bambini, si mette a inseguire le peggiori mode del "politicamente corretto" sarà proprio il caso di dire che si passerà dalla padella alla brace.

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  2. Meno male che esistono italiani che hanno idee diverse da Hughes...perchè se si è ciechi da non riconoscere l'aspetto "sano" di un'agricoltura biologica , almeno si è convinti che inquini meno la Terra.Mi sembra sia un valido motivo,come quello di rispettare una scelta individuale nell'essere vegani o vegetariani al di là dell'aspetto "sano".Nessuno elargisce pillole di saggezza... ci si rispetta partendo dal proprio punto di vista,pensando che ne esistono altri milioni....cosa che per alcuni risulta difficile crederlo.
    Emanuela

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